Siamo a fine anno e in giro per il mondo è tempo di classifiche che riguardano i dodici mesi che stanno per concludersi, ma non solo. Il sito svedese Dagens Nyhether ha pubblicato una speciale graduatoria in cui celebra i 150 atleti più importanti di sempre nella storia sportiva del paese scandinavo. Il primo posto è andato ad una leggenda del tennis, stiamo parlando ovviamente di Björn Borg che a cavallo degli anni ’80 ha vinto 11 tornei del Grande Slam, un’icona sportiva e non solo di quei tempi. Alle sue spalle è finito un altro simbolo, più recente, della cultura svedese e cioè Zlatan Ibrahimovic. Altri nomi di spicco sono l’atleta Carolina Klüft, la stella dell’NHL Peter Forsberg o la leggenda vivente del tennis tavolo Jan-Ove Waldner (qui la classifica completa).
Qualunque sportivo svedese sarebbe contento ed orgoglioso di essere al secondo posto di una classifica così prestigiosa, alle spalle di un mito come Borg, chiunque tranne Zlatan che a quanto pare non ha preso benissimo questo risultato. L’attaccante del PSG, abituato a cannibalizzare dal 2007 il Guldbollen (il premio al miglior giocatore svedese, che ha vinto negli ultimi otto anni consecutivamente), non ama le sconfitte, se di questo si può parlare, è ha commentato abbastanza polemicamente il risultato che lo ha posto “soltanto” dietro al tennista:
Grazie, ma finire secondo è come finire ultimo, col dovuto rispetto verso gli altri, in quella lista avrei dovuto occupare tutte le posizione dalla prima alla quinta.
Niente di nuovo per uno che non ha mai avuto problemi a definirsi “Dio” e che non esita ad inserirsi nel miglior undici della storia del calcio, come dimostra il video in apertura. Di recente aveva incassato i complimenti dello stesso Borg che parlando di lui aveva affermato che il calciatore nel mondo era ormai più famoso dell’Ikea e sicuramente più famoso di egli stesso negli anni migliori, anche se qui forse il tennista ha sfoggiato una buona dose di modestia. Alla fine gli svedesi potranno schierarsi da una parte o dall’altra, certo è che per Zlatan non sarà facile accettare questo secondo posto, così come non ha mai gradito di trovarsi puntualmente alle spalle di Messi e Cristiano Ronaldo nella corsa al Pallone d’Oro.
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